lunedì 20 dicembre 2010

La mia patria

La mia patria è
una canzone napoletana
che cantava mia nonna,
La mia patria è
Majakovskij tonante
dalle righe di fuoco;
La mia patria è
il sorriso di mio padre
l'abbraccio delle mie sorelle
una carezza di mia madre;
La mia patria è
nei baci della mia donna
nelle ore d'amore con lei
passate e future;
La mia patria è
una valigia con
le opere di Pushkin;
La mia patria è
il calore dei miei compagni
la gioia della lotta
il colore rosso
della speranza.
La mia patria non ha
bandiere
non ha
frontiere
non ha
nemici.

lunedì 1 novembre 2010

ognissanti

io, in attesa, a piedi scalzi e ricoperto il capo
canterò il vespro, la sera
(CCCP - Depressione caspica)

una pioggia incessante,fitta come un muro e rumorosa, lava via un lunedì pigro, di riflessioni e di lavorio svogliato. un dopo-sbornia mistico quasi, in cui la frase "non lo faccio più" e il rincoglionimento generale si è accompagnato a una serenità e a una tranquillità interiore che non avevo da tempo.
negli ultimi mesi provo a coltivare queste qualità, per vivere meglio, provo a relativizzare e a guardare con un certo distacco le vicende umane e non. dopo che sono stato male tra aprile e maggio, quello stato d'animo, quelle ossessioni (alcune precedenti e forse susseguitesi), non le voglio più.
vorrei viaggiare, vivere, innamorarmi, bere, camminare. vorrei librarmi al di là di questa corazza grassa e brutta. e ci riuscirò.

sabato 2 ottobre 2010

sensazioni

capita di dover andar via e tutto si accumula, dopo che si pensa che c'è sempre tempo: no, il tempo non basta mai, il tempo esplode tra le mani come una mina.
e poi forse comincio ad avvertire già la mancanza dei possibili sviluppi di situazioni che probabilmente comunque non andrebbero da nessuna parte, negli ultimi giorni mi capita di sentire alcune sensazioni che non avvertivo da tempo, quel tipo di serenità tesa tipico dei sentimenti d'affetto e d'amore. no, non sono innamorato, la razionalità del momento me lo impedisce. però c'è una giovane donna che mi conquista, e scriverne mi sembra un pò adolescenziale, ma forse la paura di varcare questo nuovo mare mi induce a scriverne.

martedì 21 settembre 2010

a g.

i miei affanni, le mie tristezze...come tutto impallidisce, si sgretola, di fronte a questa cupa enormità della tua perdita.
e nulla resta, nè trovo risposte nei versi di majakovskij, tuo fratello e compagno nella pena e nella tragedia.
chi ti ha conosciuto ha scritto di te come un cristallo, ed è vero. o forse come un mare che a volte si increspava, inaspettato e possente.
il vuoto... il silenzio...
Для веселия
планета наша
мало оборудована.
Надо
вырвать
радость
у грядущих дней.
В этой жизни
помереть
не трудно.
Сделать жизнь
значительно трудней.

lunedì 20 settembre 2010

oblomov

a volte tutto precipita all'improvviso,in un rincorrersi di giorni frenetici. e si rimpiange il tempo che non si è trascorso a leggere, guardare un film, passeggiare, ma piuttosto a dormire e a saltare da un letto all'altro.
e scadenze che si accumulano, in un'oblomoviana volontà di far nulla che non sia intuizioni, riflessioni e cazzeggio.

giovedì 16 settembre 2010

un sapore,tutto qui


La machorka è un tipo di tabacco molto forte e molto popolare fino a metà Novecento in URSS, e ancora coltivato e fumato nelle campagne eurasiatiche.
Quel sapore di tabacco forte impregna ancora la Russia, punge il naso a ogni angolo, nei sottopassaggi delle metropolitane, nelle scale dei palazzi da 11 e più piani, si posa sulle pagine dei libri e negli archivi, sulle dita.
Un sapore durevole, intenso, corposo, che confonde nostalgia, allegria feroce e passioni.