lunedì 1 novembre 2010

ognissanti

io, in attesa, a piedi scalzi e ricoperto il capo
canterò il vespro, la sera
(CCCP - Depressione caspica)

una pioggia incessante,fitta come un muro e rumorosa, lava via un lunedì pigro, di riflessioni e di lavorio svogliato. un dopo-sbornia mistico quasi, in cui la frase "non lo faccio più" e il rincoglionimento generale si è accompagnato a una serenità e a una tranquillità interiore che non avevo da tempo.
negli ultimi mesi provo a coltivare queste qualità, per vivere meglio, provo a relativizzare e a guardare con un certo distacco le vicende umane e non. dopo che sono stato male tra aprile e maggio, quello stato d'animo, quelle ossessioni (alcune precedenti e forse susseguitesi), non le voglio più.
vorrei viaggiare, vivere, innamorarmi, bere, camminare. vorrei librarmi al di là di questa corazza grassa e brutta. e ci riuscirò.